Romano Pelloni ha vissuto la sua lunga vita nel segno del servizio alla Chiesa e alla città di Carpi. Al di là della sua ben nota ed apprezzata attività di docente e di artista multiforme, dobbiamo essergli grati per l’esempio di impegno che ha speso per decenni, in ambito diocesano e nella società locale, vivendone da protagonista problemi e iniziative.
La fonte di questa generosità, oltre che dalla nativa apertura cordiale agli altri, gli proveniva soprattutto da una formazione religiosa “solida”, basata cioè non su riferimenti incerti e “liquidi” ma su quella “sana dottrina cattolica”, come è stato detto, che ha alimentato negli anni ’40 e ’50 un’ intera generazione di giovani carpigiani che hanno cercato di trasfondere i valori cristiani nella realtà sociale e politica. Una generazione cresciuta da alcuni sacerdoti di grande sensibilità educativa, di concreta intraprendenza e di cultura basata sulla Dottrina Sociale della Chiesa.
Per la nostra diocesi ha ricoperto importanti ruoli, soprattutto nell’ambito della comunicazione, dirigendo per parecchi anni il settimanale Notizie, lanciato da quel vescovo Maggiolini, definito non senza acrimonia “presenzialista”, che capiva l’importanza fondamentale dell’informazione nella comunità ecclesiale, e in proiezione esterna nel tessuto culturale della realtà sociale. Di questa “presenza” della Chiesa del resto sono stati fautori e attori i pontefici degli ultimi decenni, come più che mai lo è oggi papa Francesco.
In ambito cittadino l’impegno più gravoso, e oggi ricordato da pochi, fu quello da Romano svolto dopo i “Decreti Delegati” del ’74 che aprirono la stagione della collegialità nella scuola, compreso l’inserimento dei genitori negli organi di partecipazione. Coadiuvato da alcuni amici volonterosi diede vita alla sezione carpigiana dell’AGE, promuovendo la sensibilizzazione delle famiglie cattoliche a concorrere nelle periodiche tornate elettorali scolastiche, così da garantire anche in quell’ambito una “presenza” capace di confrontarsi con gli interpreti di altri orientamenti politico-culturali. Fece parte per anni della dirigenza nazionale dell’AGE.
Fu pure per il quinquennio ’80-’85 Consigliere Comunale D.C., e più tardi solerte sostenitore delle iniziative del Portico e della Terza Età, realtà importanti della “presenza” cattolica a Carpi.
Grazie, Romano, di questa testimonianza di fede vissuta e dell’amicizia affettuosa verso quanti hanno condiviso con te la necessità, oltre che di pregare e di pensare, di “esserci” da credenti.
Pier Giuseppe Levoni