Per il martire don Francesco Venturelli
Sul luogo davanti alla vecchia chiesa parrocchiale di Fossoli ci si aspetterebbe un segno di un martirio che non si può dimenticare. Ma attualmente non c’è nulla. La notte del 15 gennaio 1946 don Francesco venne chiamato per conferire i sacramenti a un moribondo, che l’avrebbe atteso sulla strada statale all’altezza della chiesa. Benchè consapevole di un possibile agguato, il prete andò e dopo pochi passi venne assassinato con un colpo a bruciapelo. Molti pensarono e pensano a una mano “comunista”. Ora il dottor Fabio Montella sta preparando una biografia storico-critica, che uscirà nel 2024. Le sue indagini accurate potrebbero dare nuova luce.
Nel frattempo sarebbe doveroso collocare un cippo sul luogo del martirio. Attualmente il posto è piuttosto in disordine, in attesa di essere riordinato nel contesto dei restauri post-terremoto della chiesa.
Sarebbe bello ricevere idee in proposito, meglio ancora qualche bozzetto, da far pervenire a noi o alla Diocesi di Carpi. Fra l’altro si sta preparando una campagna di restauro ai numerosi cippi della Resistenza, sparsi nelle nostre campagne. La memoria del passato ci può ispirare per il nostro presente, che ha nella Costituzione i valori di riferimento. Abbiamo superato non solo il fascismo, ma anche una guerra civile (1943-46), che hanno lasciato il posto a una convivenza civile sotto il segno della democrazia.
Don Venturelli il 25.4.2006 ha ricevuto la Medaglia d’oro al Valor Civile dal Presidente della Repubblica. E’ custodita nella Parrocchia di Fossoli, tra gli oggetti preziosi in luogo riservato. Non basta. Ora in molti desideriamo un segno esterno pubblico.
Don Carlo Truzzi