Esserci. E poi?

Municipio Carpi

Anche in questa vigilia del voto amministrativo locale abbiamo assistito al consueto proliferare di liste. A quelle di  precisa coloritura politica si sono aggiunte le cosiddette “civiche”, di supporto ai candidati sindaci ufficialmente in lizza.

Si ritiene in tal modo di provocare una maggiore  mobilitazione dell’elettorato, in virtù  della proposta di una più ampia galleria di personaggi  della società  locale, specialmente se collegati ad associazioni o noti per competenze professionali. Fra i tanti che si cimentano, con un impegno che va dalla semplice messa a disposizione del nome ad una attiva mobilitazione verso parenti ed amici, si notano, come in passato, non pochi candidati di area cattolica nelle diverse liste concorrenti.

Ce ne rallegriamo, giacché in tal modo essi hanno colto l’invito insistito della Chiesa italiana e dello stesso Papa a “non stare al balcone”, per contribuire generosamente ad una gestione della cosa pubblica che persegua  realmente il bene comune.

Contemporaneamente non ci sfuggono due questioni. La presenza nell’Amministrazione locale domani di consiglieri  e assessori espressione del mondo cattolico dovrebbe costituire certo un importante apporto di competenza e di correttezza, ma “anche” un di più specifico ispirato ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa, pur senza antistorici integralismi. Solo in tal caso infatti ha senso e si può giustificare un particolare ed esplicito sostegno, sollecitato prima con le candidature e manifestato poi col voto.

In secondo luogo, da qualche decennio parrocchie ed associazioni hanno lodevolmente profuso impegno concreto nel servizio caritativo e, più di recente, nella sottolineatura delle tematiche ecologiche,  mentre non è stata curata una diffusa formazione anche elementare ma sistematica sulla Dottrina Sociale medesima. E ciò nonostante due anni fa sia stato pubblicato “ Docat”,  un compendio voluto dal Papa con questo scopo specifico per i giovani.

Sembra allora ragionevole la richiesta che si elaborino modalità e luoghi di incontro, di confronto e di approfondimento, a sostegno dell’azione amministrativa di quanti, in maggioranza o all’opposizione, avranno il gravoso e quotidiano compito di affrontare e possibilmente risolvere i problemi complessi della comunità.   

Pier Giuseppe Levoni