E’ trascorso il 75° dalla morte di don Francesco Venturelli, senza che si sia posto un segno concreto e duraturo di memoria (cippo sul vialetto del delitto, lapide o traslazione dei resti in luogo degno, o altro), senza che si sia costituito un gruppo di studio o incaricato un esperto per la raccolta e la sistemazione di scritti e testimonianze su questo straordinario imitatore di Cristo.
Il limbo e il lettore
La relazione che il Vicario Generale ha redatto per Notizie ci trova d’accordo: la permanenza nel limbo non consente di andare oltre la volonterosa gestione dei problemi vecchi e nuovi